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Calze da donna: come creare look unici e originali con le parigine

Le calze, attualmente, non sono più considerate come un mero accessorio nell’abbigliamento di una donna, ma un vero e proprio punto focale del look. Ci sono quelle corte, che quasi non sporgono dalle scarpe e quelle lunghe che si fanno intravedere tra l’orlo del pantalone e la calzatura, tra queste uno dei modelli più alti che si trovano in commercio, perfette da sfoggiare sotto alle gonne, sono le parigine che lambiscono il ginocchio. Queste ultime, oltre che essere calde, sono molto sexy perché solitamente si indossano con la gamba nuda, mostrando, anche in inverno, zone di pelle scoperta.

La storia delle calze parigine

Quando si parla di parigine ci si riferisce a calze lunghe, molto coprenti realizzate in caldo cotone ma anche in lana e cashmere. Queste sono più volte tornate di moda in quanto sono pratiche e sbarazzine perché hanno una lunghezza intermedia tra il gambaletto e l’autoreggente, infatti si fermano subito sopra il ginocchio. Per acquistare prodotti di qualità è opportuno rivolgersi ad aziende specializzate nel settore che sappiano guidare il cliente nella scelta del modello più adatto alle proprie necessità. In tal senso, uno degli articoli più apprezzati dai consumatori sono le parigine di calzitaly.com, punto di riferimento nella vendita di filati made in Italy di prima qualità.

Queste calze nascono dopo la prima guerra mondiale e si ispirano a quelle bianche che le atlete indossavano per fare sport. Precedentemente agli anni ’30 dovevano essere indossate con il reggicalze perché ancora non si erano scoperti i filati elastici, in seguito divennero un alleato delle donne in quanto erano comode, non stringevano, non scendevano ed erano anche stilose. Le parigine come le conosciamo adesso, con colori accessi, anche in contrasto con l’outfit, e con un’alta coprenza nascono negli anni ’70 grazie alla modella Twiggy che le indossava con cortissime minigonne per renderle protagoniste del look. Quelle che si trovano in commercio attualmente sono molto confortevoli in quanto sono addizionate da una banda di silicone che le tiene salde sulla gamba, nonostante i movimenti. Chi non sopporta sentirsi stringere le gambe ma vuole ugualmente sfoggiarle può scegliere i collant che hanno le parigine integrate, si tratta di un effetto ottico che si ottiene con differenti pesantezze della calza.

Come abbinare le calze parigine

Le parigine classiche sono monocolore e possono essere indossate da tutte le fisicità l’importante è saperle abbinare. Se non si hanno gambe magre, per evitare che accorcino la figura, si possono vestire insieme a delle scarpe con il tacco, sottile o spesso, che hanno il potere di dare slancio alla silhouette. Da questo punto di vista è importante sapere anche che i colori chiari non donano a chi ha gli arti inferiori massicci, quelli scuri, invece, sono adatti proprio a tutti, quindi via libera a blu, grigio, antracite e l’intramontabile nero. Quando vengono scelte per un outfit le parigine devono essere mostrate, per questo motivo bisogna trovare un compromesso tra lunghezza del vestito e altezza dello stivale. L’abbinamento perfetto è con una minigonna o una gonna a ruota a metà coscia.

Non sono da disdegnare nemmeno pantaloncini, sia larghi che aderenti ma anche minidress e abitini. Ai piedi si possono calzare dei tronchetti, degli stivali bassi o degli anfibi, infatti questo tipo di calza può essere usato pure per outfit sportivi e casual. Selezionare la scarpa dello stessa tinta della calza contribuisce a slanciare ulteriormente la figura, in caso di stacchi di colore, invece, questo effetto tende a svanire. Se si vogliono usare le parigine per un’occasione speciale si possono scegliere quelle traforate o decorate con accessori, come perline e paillettes. Se non ci si stente molto a proprio agio nell’indossarle si può ridurre la porzione scoperta usando una gonna un po’ più lunga, in questo modo si vedrà solo una piccola striscia di pelle che, comunque, darà quel tocco speciale e un po’ sexy a tutto l’abbinamento.

Foto di Marko Klaric da Pexels