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Come si diventa sommelier: tutto quello che c’è da sapere

Chi ha intenzione di provare a diventare sommelier deve sapere che il percorso di formazione che lo attende necessita di determinazione, di tenacia e di grande impegno. Si tratta, però, di un iter molto appagante che permette di compiere scoperte nuove a ogni passo, entrando in contatto con conoscenze inattese. L’approfondimento è necessario, così come lo studio deve essere affrontato con un approccio meticoloso: il che vuol dire, tra l’altro, tenersi sempre aggiornati e cercare di non perdersi nessuno dei trend più recenti, in riferimento non solo alle novità enologiche ma anche alle tante innovazioni che si susseguono nel settore.

Diventare sommelier con un corso online

Il corso sommelier online che viene proposto da Degustibuss è il modo migliore per avvicinarsi a questo mondo. Il percorso proposto si articola su tre livelli, al termine dei quali è possibile conseguire la qualifica completa. Il primo e il secondo livello possono essere frequentati in modalità online, mentre il terzo livello è disponibile unicamente in modalità frontale, perché solo così è possibile garantire i più alti standard di qualità dal punto di vista formativo. Degustibuss è la prima Accademia di Formazione del nostro Paese nel settore Wine & Spirits che abbia previsto e realizzato un corso online di questo tipo.

Le caratteristiche di un sommelier

Anche se si potrebbe fare fatica a crederlo, quello del sommelier è un lavoro che fa della creatività uno dei suoi tratti peculiari, anche perché permette di entrare in contatto con un gran numero di persone. Che si tratti di esigenze professionali o di passione personale, i sommelier si muovono di frequente per conoscere nuovi produttori e visitare le cantine. A livello professionale, la figura del sommelier risulta decisamente richiesta, in modo particolare nel settore dell’alta ristorazione.

I clienti, infatti, amano mangiare e bere in maniera consapevole, ed è per questo motivo che vogliono essere informati e prestano attenzione sia a quel che mettono nel bicchiere sia agli abbinamenti che ne scaturiscono. Si sente parlare sempre più di frequente di esperienze emozionali, e il lavoro di un bravo sommelier sta anche nel riuscire a garantirle.

Un viaggio tra i sensi

Non c’è elemento della tavola che più del vino sia in grado di condurre le persone in un vero e proprio viaggio sensoriale, che coinvolga la vista, l’olfatto e il gusto. Ecco, quindi, che l’assistenza di un professionista che sia non solo esperto, ma abbia anche la capacità di suggerire in maniera consapevole e informata risulta indispensabile nella prospettiva di un servizio soddisfacente.

Vino, ma non solo

In genere, le persone che amano bere apprezzano anche il buon cibo. Di conseguenza, il sommelier deve offrire suggerimenti studiati per il perfetto foodpairing. Non è facile, perché occorre una preparazione specifica per riuscire a mescolare i sapori e ad abbinare i gusti con il necessario equilibrio. Si tratta di operare in un contesto che evolve in maniera costante, a maggior ragione se si parla di beverage nel settore ristorativo.

Perché essere sommelier

Per essere sommelier è necessario, ovviamente, essere appassionati, ma anche esperti del settore di riferimento. Si tratta di diventare professionisti con conoscenze e abilità. La preparazione tecnica che si richiede è davvero elevata, e in più bisogna aggiungere la pratica, così che il palato e il naso possano essere educati alle tante sfumature di sentori e sapori che si riscontrano nel vino.

Il compito di un sommelier

In sintesi, un sommelier deve aver la capacità di compiere un esame approfondito delle proprietà organolettiche dell’uvaggio e del vino, così da definire i loro punti di forza e anche gli eventuali difetti. La competenza deve essere a 360 gradi, non limitata al beverage, e coinvolgere la merceologia alimentare, proprio per garantire la massima resa per il foodpairing. Il lavoro del sommelier sa sorprendere ed è destinato solo a chi ama il vino.