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Crowdfunding: traduzione, significato, come funziona ed esempi di progetti italiani

crowdfunding

Le idee hanno bisogno di fondi per diventare realtà, ma non sempre si dispone del denaro sufficiente per riuscirci. La soluzione arriva dal crowdfunding. Ma cos’è e come funziona?

Un progetto può essere vincente in teoria, eppure non riuscire a vedere la luce a causa della mancanza di fondi e/o finanziamenti.

Qualcuno abbandona l’idea prima ancora di iniziare mentre altri preferiscono dare seguito al detto “l’unione fa la forza” con il crowdfunding.

Crowdfunding: traduzione e significato

Per capire cos’è il crowdfunding si può partire dalla sua traduzione letterale di “crowd (folla) e “funding” (finanziamento). Insomma può essere considerato una raccolta fondi.

Al lancio del crowdfunding per uno o più progetti c’è una mobilitazione di una folla che apprezza l’idea e decide di contribuire economicamente alla sua realizzazione.

L’idea alla base del crowdfunding e del suo significato di collaborazione è lo stesso che sottende per esempio alla piattaforma Wikipedia.

Come si fa il crowdfunding?

La raccolta fondi viene lanciata su una delle piattaforme crowdfunding e permette di investire dal basso per finanziare progetti in qualunque campo. Ma cosa finanzia il crowdfunding?

Negli anni sono state create delle raccolte fondi di crowdfunding per start up e attività imprenditoriali, sviluppo di videogiochi e altri progetti.

Ovviamente non manca anche il crowdfunding sociale a favore di popolazioni colpite da calamità naturali come un terremoto o uno tsunami.

Crowdfunding: come funziona?

Come funzionano i siti di crowdfunding? Le piattaforme mettono a disposizione una specie di “vetrina” nella quale una persona, un’azienda o un’associazione può mostrare un progetto, descrivendolo, proponendo l’obiettivo più basso da raggiungere e presentando i “benefici” per gli investitori.

Nella maggior parte dei casi (ma non tutti), una volta raggiunto l’obiettivo minimo indicato, i fondi raccolti vengono trasferiti sul conto corrente del promotore del progetto.

Non tutte le forme di crowdfunding sono uguali: c’è il sistema reward in cui il finanziamento avviene in cambio di vantaggi; c’è il crowdfunding equity in cui il finanziatore acquista una quota di una società e riceve i corrispettivi ricavi; c’è la formula donation in cui le associazioni cercano sostenitori per una causa sociale o benefica ma non danno benefici; c’è il social lending in cui le start up cercano finanziatori in cambio di vantaggi futuri.

Stando alle raccolte fondi degli ultimi anni, però, sembra che la forma di crowdfunding in Italia maggiormente diffusa sia la prima, cioè il modello reward-based.

Quali sono le migliori piattaforme di crowdfunding?

La prima cosa da fare per sfruttare il crowdfunding per i propri progetti è trovare la piattaforma giusta tra le varie piattaforme di crowdfunding italiane e non.

  • Kickstarter – Questa piattaforma viene utilizzata per realizzare idee creative o start up fondate su oggetti innovativi. È a metà strada tra il reward e il donation e prevede una raccolta fondi a tempo.
  • Indiegogo – Viene usata per sovvenzionare dispositivi e progetti innovativi e si avvale di un sistema di ricompense.
  • Eppela – È a favore di progetti culturali, artistici e musicali e prevede sia le campagne a tempo che le raccolte di qualunque cifra, anche se lontana dalla soglia minima richiesta.
  • Mamacrowd – La piattaforma è il canale privilegiato di start up e aziende innovative e il finanziatore ottiene quote societarie e commissioni sul fatturato.
  • CrowdFundMe – La piattaforma è ideale per start up e aziende innovative. Anche in questo caso l’investimento comporta una quota societaria, ma il progetto deve essere valutato da esperti e potenziali investitori. Solo allora si apre la raccolta fondi attiva per 60 giorni.
  • StarsUp – È orientata verso le start up, le aziende innovative e le imprese che vogliono portare avanti progetti sociali e imprenditoriali. In questo caso gli investitori si fanno carico anche del rischio del progetto.
  • Produzioni dal basso – È la scelta ideale per le campagne in qualunque settore (arte, eventi, editoria, sociale, film e così via). Può essere usata da persone, aziende e associazioni no-profit.

Quali sono le campagne di crowfunding di successo? Tra gli esempi più calzanti c’è quello di Mysecretcase (e-commerce per il piacere femminile), Winelivery (delivery di birre, vino e superalcolici), SixthContinent (vendita di coupon, voucher, carte prepagate e buoni) ed EpiCura (poliambulatorio digitale).

 

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