Lifestyle

Mito di Narciso: significato, versione di Ovidio e varianti, cosa spiega e attualità

mito di narciso

“Sei un Narciso”, “Soffre di narcisismo”, “È un narcisista”: cosa hanno in comune queste espressioni? Tutto si rifà al mito di Narciso. Ma quanto ne sappiamo davvero?

Il mito di Narciso è uno dei miti greci più conosciuti, quello che ha ispirato storie, forme d’arte e versioni alternative.

Per esempio, il mito di Narciso vive nell’arte grazie alle opere “Narciso” di Caravaggio del 1597-1579, “Narciso ed Eco” di William Turner del 1804 e alle “Metamorfosi di Narciso” di Salvador Dalì del 1937.

È entrato a far pare nell’immaginario comune a tal punto che esistono diversi disegni e storie per spiegare il mito di Narciso con un linguaggio per bambini.

Mito di Narciso: origine e significato

Per capire la storia di Narciso dobbiamo fare un passo indietro e guardare al racconto del mito di Narciso di Ovidio nelle sue “Metamorfosi”.

Narciso nasce dall’infatuazione di Cefiso (dio fluviale) per Liriope (ninfa): il dio si innamorò della ninfa e la avvolse con le sue onde per possederla.

Il ragazzo cresceva con una bellezza senza eguali, ma aveva un destino segnato: l’oracolo Tiresia svelò alla madre che avrebbe vissuto a lungo a patto che non avesse conosciuto se stesso. Tuttavia la ninfa non comprese le parole del vate e dimenticò.

Negli anni Narciso divenne sempre più bello ed era conteso da donne e uomini che, però, lui puntualmente ignorava.

Un giorno la ninfa Eco (privata della voce in seguito alla punizione di Era per averla distratta dai tradimenti del marito Zeus con le sue chiacchiere) incontrò Narciso e ne rimase talmente affascinata da seguirlo.

Quando Narciso perse la strada del ritorno durante una caccia e chiese aiuto, spingendo Eco a rivelarsi senza pronunciare una parola e a offrirsi a lui.

Narciso fu inorridito dall’immagine e reagì bruscamente, portando la ninfa a fuggire nel bosco e a consumarsi letteralmente per lui. Di lei rimase solo la voce.

La punizione degli dei per Narciso non si lascò attendere e la dea della vendetta Nemesi si vendicò: Narciso vide un volto bellissimo in acqua mentre era chinato per bere, inconsapevole del fatto si trattava del suo riflesso. Si innamorò di quella immagine e cercò di toccarla, dimenticandosi di bere e mangiare e finendo per morire.

Le Driadi e le Naiadi raggiunsero il corpo di Narciso, ma al suo posto scorsero un fiore bellissimo che ancor oggi porta il nome del giovane.

Qual è il cieco errore di Narciso?

Narciso non capisce di vedere il suo stesso riflesso e desideroso di afferrare quell’immagine si è lasciato consumare. L’errore cieco è stato la sua incapacità di distinguere il riflesso dall’immagine reale.

Cosa spiega il mito di narciso?

Ancor oggi il mito di Narciso della versione di latino a scuola, dell’arte o delle storie per bambini lascia spazio a vari quesiti. Quali sono i sentimenti di Narciso? Era ingenuo, presuntuoso o egocentrico?

In realtà esistono altre versioni del mito, oltre a quella romana di Ovidio. Per esempio, c’è la versione greca di Pausania ritrovata nei papiri di Ossirinco: Amina si era innamorato del ragazzo e morì per volere del suo amato. Per questo chiese vendetta agli dei. Narciso fu pervaso dai sensi di colpa mentre si specchiava in acqua e si uccise.

Nella versione greca, però, l’incapacità di Narciso di riconoscersi nell’acqua fu superata introducendo l’immagine di una sorella gemella defunta.

Ognuno prova a capire qual è il significato del mito di Eco e Narciso facendo leva sulle proprie esperienze, ma una costante non cambia mai: i due sono l’espressione di un amore impossibile.

In questo senso il rispecchiamento nel mito di Eco e Narciso volge verso il significato dell’impossibilità di vedere l’altro per quello che è.

Non è un caso che Narciso abbia ispirato il termine “narcisismo”, cioè l’adorazione maniacale di sé seguita da un’attenzione spropositata verso il corpo e i propri bisogni a dispetto degli altri.

L’attualità del mito di Narciso

Il mito di Narciso è attualissimo, specialmente guardando ai social network e alle possibilità della rete. Tutto sembra bello, perfetto e realistico, ma rappresenta soltanto un riflesso.

In pratica così come Narciso continuava a specchiarsi nell’acqua così l’uomo dei tempi moderni continua a guardare nello schermo di computer, smartphone e altri device.

 

Photo cover credits da pixabay.com