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Nope: traduzione, significato, perché e quando si usa

Nope

Le parole inglesi sono entrate a far parte del nostro linguaggio quotidiano, ma questo non vuol dire che tutti ne conoscano il significato. È il caso della parola nope. Qual è la sua traduzione e il suo significato?

L’intuito a volte può darci una grande mano per capire il significato di una parola straniera e il contesto entro cui utilizzarla in modo corretto.

Il termine “nope” ha conquistato i film, le canzoni, i social e le chat dei giovanissimi, lasciandoci intuire il suo senso negativo paragonabile al “no”.

Nope: traduzione

Chi si affida al vocabolario italiano-inglese per scoprire il significato delle parole straniere potrebbe restare deluso. Alcuni dizionari non riportano la parola “nope” e la sua traduzione letterale.

Questa difficoltà è legata all’origine poco accademica del termine, derivante dalle espressioni informali e colloquiali della lingua inglese (il cosiddetto slang).

Proprio come accade per “wanna” per “want to”, “yep” per “yes”, “ain’t” per  “have/has not” e tantissime altre parole, anche “nope” viene utilizzato al posto di “no”.

Nope: significato

Ma cosa vuole dire nope? Il significato confluisce nella parola “no” e viene usato in un contesto decisamente informale tra amici e familiari.

Questa parola dello slang inglese può essere usata nelle chiacchierate con persone molto vicine, ma non dovrebbe essere usata nei contesti ufficiali come quello lavorativo.

In pratica alla domanda “Are you going to the cinema?” in una conversazione informale si può rispondere con un secco “nope”.

Possiamo considerare questa parola alla stregua delle parole inglese che vengono “deformate” in italiano. Un esempio? Stoppare o switchare.

Perché si usa nope?

Solitamente le persone di lingua inglese tendono ad abbreviare le parole, quasi a voler ottimizzare i tempi. È un po’ quello successo a “I would” e “I had” diventati entrambi “I’d”.

Guardando al writing, però, la  parola “nope” sembra aver seguito un percorso contrario, passando da una parola più short come no a una leggermente più lunga come nope.

In realtà bisognerebbe intenderla come una interiezione, vale a dire un’espressione con una forte accento emotivo. Insomma può essere pensata alla stregua di ahimè o ah.

In questo caso il suono della parola non è coinciso come sarebbe un no, ma si arricchisce di una “p” enfatica: la pronuncia è noup (UK /nəʊp/ US /noʊp/ come indica il dizionario Cambridge).

Va da sé che nope si usa al posto di no per rispondere in modo secco alla domanda e/o chiudere la questione. L’interlocutore capisce che  non ci sono margini per cambiare idea.

Questa spiegazione sembra avvalorare le ipotesi sull’etimologia del termine che vedono la sua nascita come l’unione di due vocaboli: no e hope. Infatti quando qualcuno esclama nope, significa che non c’è nessuna speranza.

 

Photo cover credits da flickr.com