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Chiromanzia: come leggere le dita della mano per conoscere la personalità

La mano può raccontare molto di una persona se si conoscono i segreti dell’antica arte della chiromanzia. Scopriamo come leggere le dita della mano!

La maggior parte delle persone tende a pensare che leggere la mano equivalga a interpretare le linee principali presenti sul palmo. In realtà anche le dita raccontano qualcosa.

A tal proposito c’è chi pensa a un significato esoterico delle dita della mano, chi interpreta il linguaggio delle dita e chi mette in relazione lunghezza delle dita e sessualità.

In ogni caso sembra chiaro che leggere le dita della mano possa aiutare a capire qualcosa sulla personalità di una persona e a completare le informazioni delle linee del palmo della mano.

Leggere le dita della mano

La prima cosa da sapere su come leggere le dita della mano è che anche le dimensioni, lo spessore e la forma delle dita della mano hanno un significato preciso.

Lunghezza

A raccontare qualcosa del carattere di una persona sono prima di tutto le dimensioni delle dita delle mani prima complessivamente e dopo separatamente.

Le dita lunghe delle mani raccontano una personalità diligente e metodica, le dita di una lunghezza media indicano un equilibrio perfetto tra metodo e intuito mentre le dita più corte segnalano una propensione all’intuizione.

È necessario valutare prima di tutti il pollice (corto segnala una scarsa capacità di problem solving e lungo rivela un’ottima autodisciplina) e il dito indice o dito “specchio” (lungo racconta un’attitudine al comando e corto esprime poca fiducia in sé).

Continuando, il dito medio o dito del “muro” (lungo esprime il rispetto per le regole, corto segnala la voglia di libertà e diverso tra le due mani racconta un atteggiamento differente tra vita privata e vita lavorativa) e il mignolo (lungo indica una buona proprietà comunicativa e gestione del denaro, corto esprime una difficoltà a interagire e a gestire i soldi e con partenza più bassa segnala il bisogno di una figura paterna di supporto).

Forma

Chi si appresta a leggere le dita della mano deve fare attenzione anche alla loro forma se vuole captare la personalità di qualcuno.

Una forma a spatola racconta una tendenza ad agire duramente, una forma a cono denota una discreta ricettività mentre una forma quadrata segnala una personalità equilibrata e riflessiva.

Spessore

Anche lo spessore delle dita diventa una miniera di informazioni su una persona, raccontando di più di quello che vorrebbe.

Per esempio, uno spessore notevole racconta un attaccamento ai beni materiali, uno spessore medio segnala un buon equilibrio mentre uno spessore ridotto esprime un’inclinazione all’idealismo e alle aspirazioni.

Rapporto falangi

Per carpire informazioni riguardanti il carattere di una persona non si dovrebbe trascurare neanche il rapporto tra le diverse falangi delle dita.

Se la prima falange è più grande delle altre allora significa che si ha una tendenza a lasciarsi stravolgere; quando a essere più grande è la seconda falange allora ci si trova davanti a una personalità riflessiva; se la terza falange è più lunga allora si tratta di una persona silenziosa.

Può capitare che le falangi delle dita presentino la stessa lunghezza e sembrino perfettamente proporzionate. Ebbene, in questo caso si tratta di una persona equilibrata.

Nodi

La mano può presentare le dita e le giunture lisce o nodose, raccontando altro del carattere di una persona.

Per esempio, se ci sono dita e giunture con nodi allora si tende a essere troppo analitici e polemici. Al contrario le dita lisce raccontano una personalità impulsiva, spontanea e orientata verso letteratura e arte.

Le articolazioni lisce, invece, possono essere interpretate come una certa passività e una propensione a essere controllati.

Se le giunture superiori sono lisce e le nocche medie sono grinzose nella parte interna allora si ha un perfetto equilibrio tra ragione e praticità.

 

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