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Com’è cambiato il lavoro in questi ultimi anni

Una vera e propria rivoluzione. Così può essere definito il lavoro negli ultimi tempi. E non stiamo parlando solo della pandemia che, in fin dei conti, ha soltanto accelerato dei processi che erano in atto.

Praticamente, alcuni lavori tenderanno a scomparire – se non sono già scomparsi – mentre altri nasceranno. Ci saranno alcuni che prenderanno il treno giusto e altri che, invece, per ‘paura’ di non rischiare non prendono al volo l’occasione.

Ma cosa è cambiato nel concreto? Ecco alcuni spunti di riflessione.

Smart working

È la ‘parola’ magica con cui tutti abbiamo avuto familiarità. Chi lo faceva già da prima non ha avuto particolari intoppi, mentre chi era abituato al lavoro in ufficio ha trovato un po’ di difficoltà.

Che piaccia o no, ormai lo smart working è una realtà perfino per la Pubblica Amministrazione. Non è certamente un caso che molte persone stiano addirittura dedicando delle aree della propria abitazione per lavorare al meglio.

E, a sua volta, diverse aziende si stanno specializzando in tal senso. Se si sfoglia online l’arredo per la casa di Import For Me si potrà avere ben chiaro il progresso dove sta portando.

Al di là di questo, però, i fautori del lavoro in ufficio sostengono che si perde, così, l’atmosfera tra i colleghi. Magari sarà anche vero però, comunque, questo è l’andazzo.

Alcuni mestieri scompariranno

Lo abbiamo già scritto all’inizio ma è necessario approfondire. Se non si è prossimi alla pensione e si fa un lavoro ‘antico’, c’è da preoccuparsi. Perché sono tanti i lavori a rischio che potrebbero scomparire. E, si sa, il mercato non perdona.

Uno tra tutti è sicuramente l’edicola. Punto di incontro per almeno due generazioni, con la scomparsa dei lettori dei quotidiani non ha quasi più senso d’esistere. Dispiace dirlo ma è così.

Certo, le varie edicole si stanno tenendo a galla vendendo anche altro – e già questo dovrebbe far riflettere -, però fino a quando può durare questa situazione di precarietà?

Ovviamente, così come gli edicolanti stanno scomparendo, anche i giornali cartacei non è che abbiano un futuro roseo. Però, questo, è un altro discorso.

Riscoperta delle tradizioni

L’innovazione che va al passo con le tradizioni. Si sta avendo una riscoperta delle tradizioni, una voglia di conoscere i territori affini a dove si abita davvero lodevole. Del resto, il binomio tradizione/innovazione è sempre stato vincente. Un esempio per tutti è il cibo. Lo ‘junk food’ – letteralmente ‘cibo spazzatura’ – ormai è destinato sempre di più a una nicchia mentre i piccoli negozietti che vendono roba biologica e genuina stanno avendo una nuova giovinezza.

Con il tempo, si è capito che il nostro corpo è anche il risultato di ciò che mangiamo e le varie intolleranze non hanno fatto altro che accentuare questo processo.

Tra chi, quindi, è costretto a mangiare alcune cose per necessità e chi, invece, ha scelto una strada più sostenibile, non mancano ristoranti o rivenditori che promuovono on line (a proposito di innovazione) il cibo dei nostri nonni. Innovazione con tradizione, appunto.