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Gender gap: cos’è, significato, Global Gender Gap Index e situazione in Italia

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La sensibilizzazione verso le questioni di genere non ha assottigliato la forbice tra uomini e donne in ambito sociale e professionale.  Il gender gap è più vivo che mai. Scopriamo meglio di cosa si tratta!

Negli ultimi anni c’è stata una grande attenzione verso la discriminazione sessuale e una condanna totale nei confronti di qualsiasi forma di violenza anche solo verbale come il catcalling.

Tuttavia la campagna di sensibilizzazione non è stata sufficiente a raggiungere la parità di genere tanto nella vita privata quanto nella sfera professionale.

Gender gap: Cos’è e significato

La prima cosa da fare per capire meglio l’espressione “gender gap” è guardare la sua traduzione letterale: “divario di genere”.

Questo divario di genere si riferisce in particolare alla differenza sociale, professionale ed economica che esiste ancora tra uomini e donne.

Il gender gap pay di cui parlano anche alcuni personaggi famosi come l’attrice Scarlett Johansson non sarebbe altro che la concretizzazione di questa mancanza di equità.

Le donne più fortunate riescono a raggiungere posizioni lavorative di prestigio con molta fatica, ma il più delle volte sono costrette a subire un trattamento economico inferiore rispetto ai colleghi uomini.

Alcune sono costrette a nascondere il loro desiderio di maternità o addirittura a operare una scelta di vita drastica pur di non perdere l’occasione di farsi valere in campo lavorativo.

Le donne che si dividono tra lavoro e famiglia, invece, svolgono lavori part-time e spesso non percepiscono lo stesso stipendio dei colleghi uomini.

Il Gender gap in Italia

Il Global Gender Gap Report del World Economic Forum è stato istituito nel 2006 per fornire un quadro della situazione sul divario di genere; d’altronde il gender gap è un problema che riguarda molti Paesi.

Per ogni Paese si può parlare di Global Gender Gap Index, vale a dire un indice del divario di genere stilato in relazione a vari aspetti (politica, economica, istruzione e salute).

Le classifiche degli ultimi anni hanno evidenziato la situazione poco rosea dell’Italia che la politica sta cercando di gestire il prima possibile.

L’emergenza sanitaria legata alla diffusione del nuovo Coronavirus, poi, ha allungato le tempistiche necessarie a raggiungere la vera parità dei sessi, passando da 99,5 anni a 135,6 anni.

Certo il gender gap è stato relativamente colmato se guardiamo alla vita politica del Paese, ma il divario sembra incontrollabile se valutiamo le realtà lavorative dei cittadini.

Le strategie del Governo sembrano concentrate a ridurre il divario di genere nei prossimi anni, incentivando l’occupazione femminile.

Tra gli obiettivi c’è l’istituzione di nuove modalità di assunzione e nuove opportunità di promozione nella pubblica amministrazione.

La politica vorrebbe favorire la formula del lavoro agile per facilitare l’equilibrio tra vita privata e vita professionale. Per questo si lavora al potenziamento delle strutture per l’infanzia e dei servizi educativi.

L’aumento dell’offerta culturale e turistica in atto punta alla creazione di nuovi posti di lavoro con un’elevata componente femminile. Parallelamente sono previsti interventi pro imprenditoria femminile.

A tutto questo si intende fare eco con il rinforzo dei servizi di assistenza per alleggerire le donne delle incombenze legate alla cura della famiglia e quindi favorire la loro occupazione.

 

Photo cover credits da pixabay.com