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I capricci dei bambini: quali sono, come gestirli e come evitarli

Ogni giorno i genitori affrontano nuove sfide con i loro bambini tra disobbedienza, richieste insistenti e urla. Ma esiste un modo per gestire i capricci dei bambini?

Piangono, urlano, tirano calci e pugni e si buttano per terra: i capricci dei bambini mettono a dura prova i genitori che, spesso non sanno cosa fare.

Solitamente (sbagliando) si tende a banalizzare i capricci dei bambini e a non valutare la psicologia che c’è dietro, specialmente se si tratta di capricci dei bambini di 1 anno o capricci dei bambini di 2 anni.

Quali sono i capricci dei bambini?

Generalmente i capricci dei bambini di 2 anni e mezzo o 3 anni vengono indicati come comportamenti non adeguati alla situazione.

Il bambino inizia a piangere, urlare, fare di testa sua e buttarsi sul pavimento, creando disagio nel genitore (specialmente se avviene in luoghi pubblici).

In realtà, più che di comportamenti immotivati o vizi, bisognerebbe imparare a intendere il capriccio come lo strumento con cui il piccolo mostra un sentimento di disagio e frustrazione. Non ne possiede altri.

In questa fascia di età, infatti, il bambino diventa più consapevole di se stesso in relazione allo spazio e inizia a reclamare un po’ di autonomia.

Come gestire i capricci

I genitori dovrebbero imparare come affrontare i capricci dei bambini, a relazionarsi per gestire i loro capricci ed evitare che la situazione si protragga a lungo.

  1. Parlare con voce ferma e decisa
    È inutile gridare perché si raggiungerebbe l’effetto contrario: in caso di capricci è meglio mantenere la calma e parlare con un tono deciso.
  2. Porre l’attenzione sul comportamento giusto
    Anziché punire l’atteggiamento sbagliato è bene orientare il bambino verso il giusto comportamento ed eventualmente premiarlo per aver ascoltato (senza esagerare).
  3. Collocarlo in un rapporto paritario
    Il bambino sta crescendo e deve imparare ancora molto, ma è una persona con tutto il suo bagaglio emozionale. Questo ovviamente non vuole dire legittimare la reazione ma comprenderlo.
  4. Non fare nessuna eccezione
    Si dovrebbe evitare di assecondare il capriccio: certo potrebbe far smettere il bambino, ma gli farebbe capire che le cose si ottengono soltanto attraverso i capricci.
  5. Ignorare le reazioni plateali
    I capricci plateali dei bambini di  5 anni vanno ignorati per far passare il messaggio che quel modo di comunicare non è utile per catturare l’attenzione.
  6. Capire la natura del capriccio
    È indispensabile capire la natura del capriccio in modo da comportarsi di conseguenza: un capriccio per paura dell’abbandono va gestito con un abbraccio, un capriccio per una richiesta materiale richiede chiarezza e così via.

Come evitare i capricci dei bambini?

Il modo migliore per evitare i capricci nei bambini è eliminare la causa che scatena la loro reazione e/o anticipare la rivendicazione di attenzioni.

Per esempio è importante offrire ai bambini una maggiore autonomia in casa magari dedicando degli spazi, dei libri e dei giocattoli a loro uso esclusivo.

È bene costruire una routine per i pasti e riposini in modo da evitare che la fame e la stanchezza accendino la “miccia”.

I genitori dovrebbero spiegare il perché delle regole comunicando con il bambino attraverso un linguaggio comprensibile, senza attuare la formula del ricatto.

Sarebbe opportuno agevolare la libertà di scelta proponendo un paio di opzioni accettabili, come per esempio due tipi di scarpe.

In caso di sorelle e fratelli, inoltre, sarebbe meglio evitare gelosie e richieste di attenzioni trascorrendo del tempo esclusivo con il piccolo.

 

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