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Insegnare a leggere ai bambini: quando iniziare e come

insegnare a leggere ai bambini

È vero che a insegnare a leggere ai bambini ci pensa la scuola, ma è giusto che i genitori vogliano partecipare a questa importante e cruciale fase della vita dei loro figli. Leggere è, infatti, il primo passo per diventare “bambini grandi”, bambini che vanno a scuola, che studiano, che imparano ad avere a che fare con i doveri.

Il lavoro che fanno i genitori e quello che fa la scuola per insegnare a leggere e a scrivere possono svolgersi parallelamente ed essere perfettamente compatibili. Vediamo allora come insegnare a leggere ai bambini.

Come insegnare a leggere a un bambino: il buon esempio

Una delle cose più importanti per insegnare a leggere ai bambini è mostrare loro i piaceri della lettura sin da molto piccoli. Dovete iniziare con molto anticipo, quando i bambini sono ancora troppo piccoli per leggere, ma riescono comunque ad assorbire ciò che hanno intorno.

Infatti, se un bimbo vede che i suoi genitori leggono spesso e con piacere, vorrà farlo anche lui un giorno, perché la ricorderà come una cosa da grandi da voler imitare. In più, circondarlo di libri sin da piccolo sarà un modo per insegnargli che leggere non è un dovere, come lo studio sarà un giorno, ma un gioco.

Leggere le fiabe prima di andare a dormire è poi un altro ottimo metodo per abituarli ad avere sempre un libro tra le mani e a scegliere di leggere con piacere. Usando questa tecnica per imparare a leggere, bambini di tutte le età vorranno farlo.

Partire dal nome

Ogni bambino inizia a riconoscere le lettere che compongono il proprio nome. Per insegnare a leggere ai bambini piccoli, basta partire dalla iniziale del loro nome, far capire loro che quel segno corrisponde a quel suono e loro inizieranno a identificarlo così, non dimenticandolo mai perché è il suono con cui inizia il loro nome. Man mano che crescono e prendono confidenza, si possono aggiungere le altre lettere del nome e poi, successivamente, quelle di altri nomi che conoscono (mamma, papà o anche il nome di un fratellino o di una sorellina) e poi completare l’alfabeto.

Avere sempre l’alfabeto sotto gli occhi

Possedere giocattoli che rappresentano le lettere è un ottimo modo per non dimenticarle mai. Se i cubi da impilare con cui gioca vostro figlio ha le lettere, lui le avrà sempre sotto gli occhi come promemoria e le assorbirà.

Come si insegna a leggere ai bambini più grandi

Una volta imparato l’alfabeto e tutti i suoni relativi alle lettere, bisogna passare ai fonemi. Nella lingua italiana ci sono 30 suoni diversi, anche se le lettere dell’alfabeto sono solo 21. Questa fase è molto delicata perché il bambino non deve sentirsi confuso dai suoni che vengono fuori dalla composizione di più lettere.

Per questo, è importante che, una volta imparata una nuova lettera o un nuovo suono, il bambino si eserciti per molto tempo prima di impararne una nuova. Bisogna sempre lasciare che gli insegnamenti siano assimilati, e in questo ogni bambino ha i suoi tempi, che non vanno mai forzati! Ogni bambino è diverso e va bene così. Nessuno è mai in ritardo sugli altri, lasciate loro in tempo di cui hanno bisogno.

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