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Oro e investimenti: che cosa cambia con una guerra in corso

Il conflitto in corso in Ucraina ha determinato un rialzo dell’oro come bene rifugio, mentre i mercati tremano sempre di più. È legittimo che i risparmiatori si domandino come proteggere i propri investimenti, cercando di capire se in uno scenario del genere vi siano anche dei margini di manovra per provare a guadagnare. Quello che conta è cercare di non farsi prendere dal panico e sapere che eventuali giornate negative in Borsa vanno accettate per quello che sono. Soprattutto se si parla di investimenti azionari, aspettare è spesso la soluzione più conveniente che si possa mettere in pratica. Ecco perché c’è bisogno di tenere i nervi saldi, sapendo che le perdite possono essere recuperate aspettando.

La crisi ucraina

Non è la prima volta che il conflitto tra Russia e Ucraina si ripercuote sui mercati. All’inizio del 2014, per esempio, c’era stata l’annessione della Crimea da parte della Russia; alcune giornate erano risultate pesanti, ma nel lasso di tempo compreso tra il 20 febbraio e il 31 marzo le Borse di tutto il pianeta non avevano subito oscillazioni particolari. Così, a distanza di un anno il guadagno era aumentato del 30%. Questo dimostra che chi ha aspettato in quella occasione ha fatto bene. Fino a che non si vende, per altro, non si ha a che fare con alcuna perdita, e tutto è virtuale. Di conseguenza, prima di cominciare a investire occorre riflettere per verificare per quanto tempo il denaro può essere tenuto fermo in obbligazioni o azioni. In linea di massima non dovrebbe essere inferiore ai 5 anni l’orizzonte di investimento per un portafoglio diversificato.

L’aumento del prezzo dell’oro

Molte famiglie in queste settimane stanno pensando di portare a far valutare i gioielli usati approfittando della crescita delle quotazioni dell’oro. Si tratta di una conseguenza del rialzo dei prezzi di energia e gas, che hanno costretto tante persone a dover rimediare a bollette troppo alte. In una situazione del genere, tuttavia, quello che conta di più è trovare un compro oro di cui ci si possa fidare: è il caso, per esempio, di Orofirst, sinonimo di professionalità e onestà in un settore in cui, purtroppo, a volte ci possono anche essere inconvenienti.

Come investire

D’altro canto, c’è anche chi potrebbe pensare di investire nell’oro. Ma non solo: come noto, è importante diversificare i propri investimenti, e magari essere in grado di individuare i mercati giusti. Tenendo presente che le obbligazioni garantiscono un livello di sicurezza più elevato rispetto a quello delle azioni. Il grande problema dei rendimenti delle obbligazioni sta nel fatto che sono ancora poco significativi. Tuttavia esse costituiscono una soluzione da prendere in considerazione, sempre in affiancamento con le Borse, le vere alleate a cui ricorrere per combattere l’inflazione. Anche volendo adottare un approccio difensivo negli investimenti, l’ideale è riservare circa un terzo del proprio portafoglio alle azioni. L’Italia, invece, è a rischio; gli investimenti azionari correlati a Piazza Affari in questo momento vanno messi da parte perché il nostro Paese è a serio rischio qualora la Russia dovesse decidere di interrompere le forniture di energia.

Perché mettere oro in cassaforte

Ma come si investe in oro concretamente? La soluzione più facile dal punto di vista pratico e più conveniente a livello economico consiste nel comprare Invesco physical gold, un Etc che è quotato alla Borsa di Milano. Si tratta di un prodotto che acquista effettivamente dei lingotti, i quali poi sono archiviati dalla banca JP Morgan nel suo caveau di Londra. Il prezzo di questo Etc pertanto replica il prezzo in euro di un decimo di oncia della qualità più elevata. Si può comprare questo prodotto attraverso la propria banca e il trading online, tenendo presente che la commissione dovrebbe essere più o meno di 2 decimi di punto percentuale.

Il bene rifugio per antonomasia

Come noto, l’oro è il bene rifugio per antonomasia, il cui prezzo cresce nel momento in cui le Borse sono in difficoltà. All’inizio del 2020, per esempio, la quotazione dell’oro è aumentata più o meno di 4 punti percentuali, mentre le Borse di tutto il mondo sono calate in media del 6%. Come dire: le perdite azionarie possono essere compensate con il metallo giallo.