Lifestyle

Pansessuale: significato, differenza tra essere pansessuale e bisessuale e cosa sapere

Il nuovo millennio ha superato la dualità maschio/femmina a favore della parità di genere e della sessualità. Tuttavia un termine come pansessuale crea ancora confusione. Scopriamone di più!

L’omosessualità, la bisessualità e la transessualità hanno lasciato spazio a forme di relazione umana più libere da genere, etichette e distinzioni.

Strizzando l’occhio agli orientamenti sessuali, l’elenco si arricchisce di una sfumatura che pone al centro del tutto l’attrazione: stiamo parlando della pansessualità.

In pratica essere pansessuale supera il significato di genere e sesso e si avvicina a una forma di amore che non ha nulla a che fare con le classificazioni sociali.

Essere pansessuale, il suo significato

Per capire il termine pansessuale possiamo rifarci al significato Treccani di pansessualismo: “Concezione secondo la quale l’istinto sessuale sarebbe all’origine di ogni comportamento umano”.

Non è facile spiegare l’essere pansessuale con un sinonimo, giacché si può provare attrazione per donne e uomini indifferentemente. Non si può catalogare nell’omosessualità o nella bisessualità.

L’analisi della parola “pansessuale” può aiutare a capire meglio l’orientamento sessuale dei pansessuali e a non cadere in facili equivoci.

Il prefisso greco “pan” significa “tutto” che riferito alla sessualità indica una forma di attrazione romantica, emozionale e/o sessuale verso una persona senza dare peso al genere o al sesso.

Tuttavia questo non significa essere attratti da qualsiasi cosa in natura o qualunque persona continuamente, ma semplicemente non selezionare in base a sesso, genere e convenzione sociale.

È per questo che la pansessualità rompe gli schemi della società e le etichette convenzionali (es. omosessuale, lesbica, bisessuale e transessuale).

Pansessuale e bisessuale: qual è la differenza

La differenza tra pansessuale e bisessuale è tutta nell’importanza che si attribuisce al genere dell’interesse romantico, emozionale e/o sessuale.

Chi è pansessuale sente attrazione nei confronti di un qualunque individuo, a prescindere dall’aspetto biologico. In pratica è “gender blind”, cioè può provare qualcosa per chi rientra nel sistema binario uomo-donna e chi non si identifica con alcuna etichetta.

Al contrario, il bisessuale percepisce attrazione sia per gli uomini sia per le donne, vale a dire persone che rientrano nella distinzione dei sessi. Non intreccia relazioni con transessuali o transgender.

Si può capire di essere pansessuale da un test?

Chi non ha capito se “sventolare” la bandiera pansessuale tricolore (rosa per le donne, blu per gli uomini e giallo per le persone non binarie) deve indagare nel profondo per capire il proprio orientamento sessuale ed evitare condizionamenti esterni.

I tantissimi test sulla sessualità possono essere utili per capire la propria inclinazione sessuale, valutando principalmente il livello di maturità sessuale ed emotiva.

In linea di massima diciamo che un ragazzo può definirsi pansessuale quando ha pensato di essere bisessuale da sempre, ma si rende conto di essere attratto sia da un’amica sia da un ragazzo in transizione da maschio a femmina conosciuto da poco.

Pansessualità e vip

A dirimere perplessità e dubbi intorno alla pansessualità sono state alcune celebrità che si sono definite tali e ne hanno parlato liberamente.

Tra i primi vip a fare coming out c’è la cantante e attrice statunitense Miley Cyrus che ha preferito la parola pansessuale all’etichetta bisessuale.

Alla figlia del cantante country Billy Ray Cyrus, poi, si sono accodate le attrici Kristen Stewart e Megan Fox e la modella Cara Delevingne.

 

Photo cover credits da pixabay.com