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Baciarsi sotto il vischio: leggenda e significato della tradizione

baciarsi sotto il vischio

Nei film ormai è quasi diventato un cliché, ma l’abitudine di baciarsi sotto il vischio natalizio è molto antica. Quello che infatti in televisione è utilizzato come un romantico e a volte divertente espediente narrativo, in realtà affonda le proprie radici molto lontano.

Il vischio è una pianta sempreverde che spunta fuori nel periodo di Natale. Essa non cresce autonomamente, ma solo come parassita di altre piante. A differenza di come ci si immagina una pianta parassita, come le fastidiose erbacce che rovinano i nostri giardini. Il vischio è molto carino e ha l’aspetto natalizio.

Ha inoltre un significato di portafortuna. Per questo, intorno al periodo di Natale e per la fine dell’anno, si mette in pratica l’usanza del vischio per decorare porte e altri varchi, in modo da portare fortuna e gioia. La tradizione, però, non si ferma a questo e baciarsi sotto il vischio portafortuna è divenuta una usanza bella e romantica.

Baciarsi sotto il vischio: cosa dice la tradizione

Il vischio è riconosciuto ancora oggi come una pianta dalle grandi potenzialità curative. La tradizione dei baci sotto il vischio, però, non dipende solo da questo. A riconoscerne le qualità furono per la prima volta i Celti, che riservavano a questa pianta numerose tradizioni.

La stessa abitudine del bacio sotto il vischio risale proprio ai Celti e ai Vichinghi, poiché deriva da un’antica leggenda che riguarda le loro divinità.

L’antica leggenda del bacio sotto al vischio nasce dalla dea Figg, la dea dell’amore. La dea aveva due figli, uno molto amato da tutti e l’altro estremamente invidioso del successo del primo. Figg, vedendo l’odio nei confronti di Baldr crescere ogni giorno, iniziò a temere che invidioso, il famoso Loki, potesse arrivare a uccidere il fratello.

Per questo motivo chiese a tutte le piante, gli animali e a tutte le cose di fare un giuramento e di non ferire mai suo figlio. Loki, però, scoprì che la madre aveva dimenticato di far giurare anche il vischio, e lo usò per colpire il fratello.

Gli dèi stavano infatti giocando a lanciare pietre, sassi, armi e frecce a Baldr, che usciva indenne da qualunque colpo perché nessun oggetto poteva scalfirlo. Loki, invece, costruendo un dardo appuntito con le foglie del vischio, fece in modo di colpire il fratello, che morì.

Distrutta dal dolore, Figg iniziò a piangere disperatamente e le sue lacrime si trasformarono nelle bacche del vischio che conosciamo oggi. La forza dell’amore puro e sincero e del suo pianto disperato riportarono in vita il figlio ucciso, dimostrando quanto l’amore possa sconfiggere qualunque cosa, anche la morte.

Allora, lieta di aver riavuto il figlio perduto, e grata al vischio che le aveva tolto ma anche ridato tanto, Figg iniziò a ringraziare con un bacio chiunque passasse sotto il vischio.

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Ecco perché ci si bacia sotto il vischio, perché è stata proprio la dea dell’amore a scoprire la forza di questa pianta.

Niente può augurare maggiore fortuna a una coppia all’inizio del nuovo anno della pianta che ha salvato qualcuno dalla morte solo grazie alla forza dell’amore.

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