Beauty e Benessere

Diventare vegetariani: come iniziare, pro e contro

diventare vegetariani

Diventare vegetariani può essere una scelta dettata da motivazioni salutari, etiche o ecologiche.

Negli ultimi anni, infatti, la dieta vegetariana si è consolidata tra le abitudini alimentari di molti italiani: sempre più forte è la consapevolezza che una dieta basata prevalentemente sul consumo di alimenti vegetali possa favorire la riduzione del rischio di sviluppare patologie croniche, tra cui i tumori.

Allo stesso tempo, si è sempre più diffusa anche l’idea che le scelte alimentari possono influenzare la salute del nostro pianeta e salvare le specie animali.

Difatti, gli allevamenti sembrano utilizzare più risorse idriche e di suolo, oltre che produrre più gas serra, rispetto alle coltivazioni di alimenti vegetali come legumi e frutta a guscio.

Tuttavia, è bene ricordare che mangiare in modo sostenibile non vuol dire solo prediligere il consumo di alimenti vegetali, ma anche ridurre gli sprechi alimentari.

Per tali motivi, prima di intraprendere questo stile di vita, è importante essere consapevoli e adeguatamente informati circa la decisione che si sta prendendo.

La scelta di eliminare completamente le proteine animali dalla dieta deve infatti essere ponderata da valide alternative proteiche e deve poter avvenire in modo graduale.

Vediamo allora più nello specifico come diventare vegetariano, con pro e contro.

Come diventare vegetariani?

“Voglio diventare vegetariana”, ma cosa significa essere vegetariani? Quali sono gli alimenti che si possono mangiare?

È facile confondersi tra la varietà di alimenti, soprattutto per l’affinità del regime alimentare vegetariano con altri come quello vegano, crudista o pescetariano.

Diventare vegetariano vuol dire dunque eliminare del tutto carne e pesce dalla propria dieta, optando per cibi quali: legumi, latticini, latte, uova, frutta, verdura, miele, cereali, frutta secca, soia.

Pro

Uno dei principali vantaggi della dieta vegetariana è che, eliminando la carne, si evitano tutte le controindicazioni di un eccessivo consumo di grassi animali, in quanto è scientificamente riconosciuto che gli insaccati e l’abuso di carne non giovano alla salute.

Inoltre, un’alimentazione vegetariana bilanciata è salutare da un punto di vista nutrizionale e comporta benefici per la salute nella prevenzione e nel trattamento di molte patologie, come ad esempio: cancro, diabete di tipo 2, asma e malattie cardiovascolari.

Aiuta a ridurre i rischi di riscaldamento globale, in quanto, grazie alle ricerche condotte negli ultimi anni, è diventato chiaro che le pratiche di allevamento stanno creando un impatto negativo sull’ambiente.

Contro del diventare vegetariani

Non è detto però che se un prodotto è costituito prevalentemente da ingredienti vegetali sia automaticamente sano: per seguire una dieta sana ed equilibrata, anche in questo caso, bisogna comunque prediligere alcuni alimenti e limitare il consumo di altri.

Si deve stare attenti a grassi, zuccheri e sale: tra gli scaffali del supermercato – per esempio – sono sempre più presenti i cosiddetti burger vegetali, consumati in alternativa alla carne, che spesso però sono ricchi di sale, dove 100 g di prodotto possono apportare anche più di 1 grammo di sale.

Leggere le etichette alimentari è dunque fondamentale e aiuta a fare scelte consapevoli.

Stesso discorso vale per una cena fuori: questo può diventare difficile non solo a causa delle limitate opzioni senza carne nei menù, ma anche perchè ci potrebbero essere ingredienti nascosti che contengono prodotti animali.

Come diventare vegetariana: una scelta consapevole

Fatta questa panoramica generale, tutto ciò ovviamente non significa che basti mangiare cibi vegetali per avere un’alimentazione ottimale: si può mangiare ugualmente male se si prediligono cibi grassi e poco salutari, quali patatine fritte, dolciumi e biscotti ricchi di zuccheri.

Motivo per cui, a volte può risultare difficile muoversi tra la grande vastità di informazione e interpretare correttamente i dati.

In questi casi, potrebbe quindi essere utile rivolgersi ad un professionista della salute – nutrizionista, dietista e dietologo – che sia in grado di guidare la persona nella scelta consapevole degli alimenti a disposizione.