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Vigoressia: significato e sintomi dell’ansia del corpo perfetto

vigoressia

La vigoressia – detta anche bigoressia o anoressia riversa – è una forma di dismorfofobia, ovvero un disturbo dell’immagine corporea, caratterizzato dalla continua e ossessiva preoccupazione per la propria massa muscolare, l’allenamento, la massa magra, la dieta ipocalorica e iperproteica, andando anche a discapito della propria salute.

Al contempo, si tratta di una persona con la paura ossessiva di perdere un tono muscolare acquisito dopo anni di allenamenti e sacrifici, e che è intollerante ad ogni minima imperfezione dei propri muscoli.

Questo comporta un forte senso di insoddisfazione e preoccupazione nei confronti del proprio fisico, che, siccome è visto come asciutto e poco muscoloso, ha continuamente bisogno di esercizio.

Tali soggetti, pongono al centro della loro vita solo l‘attività fisica – collegata all’aspetto del proprio corpo e all’alimentazione – mettendo in secondo piano relazioni sociali e lavoro. É una condizione particolarmente diffusa nella popolazione maschile e tra gli atleti, anche se recenti studi sostengono che si stia diffondendo pure tra le donne.

La fascia di età certamente più colpita da vigoressia maschile e femminile è quella dei 25 ai 35 anni, seguita da quella tra i 18 e i 24. Non mancano, però, anche persone più adulte –  over 40 – che, consapevoli del tempo che passa e spinte dall’idea di riconquistare la propria giovinezza attraverso l’allenamento, si lasciano pian piano attrarre da allenamenti sempre più duri e frequenti e da un’alimentazione sempre più rigida, fino a diventare vittima della vigoressia.

Le cause di tale disturbo sono dettate da fattori di natura diversa, tra cui: psicologici, sociali e biologici.

Ma andiamo per step e capiamo prima meglio di cosa stiamo parlando.

Vigoressia significato

Il termine vigoressia deriva dal latino orexis – appetito – e vigor – vigore o forza.  Letteralmente si può quindi tradurre come “fame di grandezza“.

Il primo a parlare di questo disturbo fu Pope nel 1993, ma solo di recente si è iniziato a riflettere in modo ben più approfondito su tale condizione.

Come detto, la vigoressia è dunque una forma di dismorfobia: una patologia mentale, contraddistinta dalla preoccupazione ossessiva – e spesso priva di fondamento – per un particolare tratto del corpo. Secondo psichiatri e psicologi, si tratta pertanto di un disturbo ossessivo-compulsivo.

Vigoressia sintomi

I sintomi della vigoressia consistono in comportamenti anomali del tutto caratteristici, fra cui sicuramente rientrano:

  • La preoccupazione ossessiva e spesso infondata che il proprio corpo non sia sufficientemente magro, muscoloso e atletico;
  • Praticare esercizi estremi, soprattutto di sollevamento pesi;
  • Avere un’attenzione eccessiva e maniacale per l’alimentazione (al limite dell’ortoressia), con la scelta esclusivamente di cibi sani, ipocalorici e altamente proteici;
  • Anteporre alla vita sociale e all’attività lavorativa l’allenamento sportivo e la cura del corpo;
  • Dedicare la maggior parte del proprio tempo e molte delle proprie risorse economiche nella frequentazione di palestre, centri fitness, centri estetici;
  • Osservarsi continuamente e scrupolosamente allo specchio, cercando presunte imperfezioni nei muscoli;
  • Allenarsi anche in presenza di infortuni muscolari;
  • Ricorrere continuamente a integratori alimentari e fare uso di steroidi anabolizzanti che sono responsabili di gravi effetti collaterali, come atrofia testicolare, ginecomastia, ipertrofia cardiaca e psicosi.

Tutto ciò è accompagnato spesso da comportamenti auto-punitivi, quali imporsi allenamenti pesanti e magari anche molto lunghi, che portano-  anziché a progressi – ad uno stato di sovra-allenamento, con le dovute conseguenze psico-fisiche.

Tutto questo, può portare a stati d’ansia ed a veri e propri disturbi dell’umore – come la depressione – fino a pensieri suicidi.

Inoltre, per questi soggetti le uniche persone che vengono ritenute degne di stima, capaci e competenti, sono coloro che condividono lo stesso stile di vita e che magari hanno già ottenuto risultati importanti sul profilo fisico.

Cause della patologia

Vediamo allora quali possono essere le cause che portano ad una tale condizione.

Cause psicologiche: il ruolo dell’autostima

Dallo studio delle cause di vigoressia e – in particolare – dall’analisi dei fattori di natura psicologica, sembrerebbe che il livello di autostima giochi un ruolo davvero importante.

Infatti, individui dalla bassa autostima hanno una maggiore tendenza a sviluppare una preoccupazione ossessiva per il tono muscolare del proprio corpo e per tutte quelle manie, che caratterizzano la dismorfia muscolare.

Cause sociali: il ruolo dei media

Per di più, il diffondersi di questo tipo di disturbi è portato avanti sempre più spesso anche dai media, i quali mostrano ideali di bellezza e di forza il più delle volte irraggiungibili e inesistenti, nonché dai social network, luoghi di condivisione di immagini – magari anche ritoccate – abitudini sportive e alimentari.

Si parla quindi di persone frutto della società dell’apparire, piuttosto che dell’essere, dove il corpo perfetto è più importante della salute e degli affetti.

Cura e rimedi per combatterla

Per giungere alla diagnosi di vigoressia sono necessari determinati criteri diagnostici riconosciuti dagli esperti, che riguardano sia le preoccupazioni ossessive che comportamenti anomali, riscontrabili con colloqui clinici, osservazione del paziente, test e questionari.

Nello specifico, essi sono quattro:

  1. L’individuo con vigoressia antepone l’esercizio fisico e l’attenzione alla dieta a tutto ciò che potrebbe, in qualche modo, fargli rinunciare a una seduta di allenamento o farlo mangiare in maniera inadeguata alle sue abitudini;
  2. L’individuo evita di mostrare il proprio corpo ad altri per la paura, spesso infondata, di non essere sufficientemente magro o atletico. Qualora non potesse proprio evitarlo, il mostrarsi in pubblico lo porta a sviluppare ansia, stress e disagio;
  3. La preoccupazione ossessiva per la tonicità dei muscoli e per l’allenamento è tale da portare all’isolamento sociale, alla perdita del lavoro;
  4. L’individuo continua nella pratica di esercizio fisico, anche a dispetto di infortuni, e nell’uso di anabolizzanti, nonostante la consapevolezza degli effetti nocivi che quest’ultimi hanno sulla sua salute.

Dunque, per poter parlare di vigoressia, è sufficiente che la preoccupazione per il corpo si manifesti anche soltanto con due di questi quattro criteri diagnostici.

Ad ogni modo, effettuare la diagnosi è complesso, in quanto i soggetti affetti tendono a nascondere le proprie problematiche o – ancor peggio – non si rendono conto di avere una visione distorta del proprio corpo. Proprio per questo, si ritiene che sia un disturbo sottostimato.

Fondamentale è sempre il supporto di familiari ed amici, i quali possono aiutare la persona a comprendere le conseguenze negative che subisce e a motivarla nel percorso. La psicoterapia ha proprio lo scopo fondamentale di insegnare al paziente come identificare pensieri distorti e comportamenti errati relativi al suo disagio, per prevenirli e sostituirli con altre modalità più efficaci.

Quando l’essere in forma non è più sinonimo di salute

In conclusione, un’adeguata attività fisica ed un’alimentazione corretta hanno senza dubbio tanti benefici sulla propria salute, ma quando diventano dipendenze e ossessioni – andando tra l’altro a compromettere tutti gli altri aspetti di vita – di certo non si può più parlare di stile di vita sano.

Interessante far notare, poi, come l’evoluzione del concetto di perfezione fisica e quello di modelli disponibili – anche nel mondo dei giocattoli per bambini – siano andati di pari passo.

Fu proprio lo stesso Harrison Pope, autore delle prime ricerche sulla vigoressia, ad osservare la particolare e palese evoluzione di Big Jim, il personaggio molto in voga negli anni del boom di Barbie. Inizialmente – nel 1964 – era infatti esteticamente simile ad un uomo in forma, non eccessivamente magro, ma nemmeno supermuscoloso. Con il passare degli anni però, in particolare con l’avvento del business del fitness, mentre la bambola Barbie dimagriva sempre più, Big Jim cresceva sempre più in muscolatura, divenendo simile ad un classico body builder.

Se dunque la società moderna ed i nuovi modelli di salute e bellezza proposti dai media, incrementano una visione di sè legata superficialmente soltanto all’aspetto estetico, diventa ancora più importante l’essere capaci di distinguersi e di ragionare autonomamente.

La sola immagine esteriore non dice nulla di noi, di chi siamo, di cosa proviamo e di quanto valiamo. Come per ogni cosa, il giusto sta nel mezzo.

Foto di Anastasia Shuraeva da Pexels